Lemony Snicket è lo pseudonimo di Daniel Handler, autore di Una serie di sfortunati eventi, il ciclo di tredici romanzi per ragazzi pubblicati in Italia dal 2000 da Salani da cui Netflix ha prodotto a sua volta una serie.
Bestseller da milioni di copie vendute, racconta le infelici vicende dei fratelli Baudelaire, orfani perseguitati dalla sfortuna. Humour nero e situazioni assurde e paradossali, trame complicatissime e ambientazioni cupe hanno fatto di questi libri, grazie anche alla forza dei tre protagonisti, dei veri punti di riferimento per la letteratura per ragazzi negli ultimi quindici anni.
Oggi “Lemony Snicket” pubblica un libro di tutt’altra natura, un breve albo illustrato con nuvolette, procioni e gelati. Resta però molto dell’autore, e la storia è tutt’altro che scontata.
Rebecca è arrabbiata perché la mamma non le ha comprato un gelato; trova per terra un bastoncino, inizia a dare noia a suo fratello e la rabbia le passa. In compenso ora è arrabbiata la mamma, e resta arrabbiata fino a quando non scoppia a ridere per la disastrosa caduta del signor Orazio, spaventato dal procione che ha raccolto il bastoncino. La rabbia passa quindi a Orazio, e il bastoncino finisce tra le mani del gelataio, da cui tornano Rebecca e la sua famiglia, non ché Orazio e la sua nuova fidanzata, conosciuta grazie ai pantaloni macchiati per la caduta.
La rabbia si fa ancora un bel po’ di giri per il mondo, poi torna da Rebecca a cui è caduto il tanto sospirato gelato. Insomma: la rabbia ha permesso a Orazio di convolare a nozze, il bastoncino ha passato l’arrabbiatura dall’una all’altro e poi ha perso il suo potere, il mondo è governato dal caso, i destini delle persone più diverse sono intrecciati tra loro, è difficile dire quale evento si rivelerà “buono” e quale “cattivo”… ce n’è abbastanza per dire che La rabbia e il bastoncino, nella sua semplicità, è un libro decisamente spiazzante. Le illustrazioni di Matthew Forsythe, fumettista noto per le strisce di Ojingogo (i cui protagonisti sono una bambina e la sua seppia) nonché designer per Cartoon Network, accompagnano perfettamente il testo: apparentemente semplici e retrò, suggeriscono in realtà molto più di quello che dichiarano .
È evidente che il libro non racconta il mondo idealizzandolo; ma al tempo stesso, e nell’apparente spietatezza dell’autore, ha per il mondo e per la sua complessità uno sguardo affettuoso, divertito e speranzoso. Il suo giocare su finte catene di causa-effetto mostra senza bisogno di tante parole la non linearità della vita, e insieme la sua bellezza. Dai 4 anni
Sara Marconi