DA CANOVA A BOCCIONI
Il primo merito di questo bel libro è di aver rintracciato e seguito tutti i fili delle diverse trame della ricezione berniniana e di averne analizzato l’orizzonte da Canova a Boccioni. Lucia Simonato è riuscita a trasformare un universo di “briciole” di fortuna critica e visiva in un intreccio denso, attento a rilevare anche le intrinseche incoerenze della ricezione, e dunque in grado di scrivere una storia.
UN VOLUME RICCO DI ILLUSTRAZIONI
Le illustrazioni costituiscono quasi un discorso in sé. Nella maggior parte dei confronti rivelano quanto Bernini sia stato un punto di riferimento costante per gli artisti. L’apparato fotografico attesta la cura con cui tale ricerca è stata condotta e l’intelligenza visiva del discorso: integra medaglie annuali di Pio IX, pagine del quadernetto di disegni di Henri Chapu, illustrazioni di dettagli di sculture con punti di vista scelti appositamente; predilige la pubblicazione di fotografie scattate nell’Ottocento; e prende in considerazione addirittura opere all’epoca attribuite erroneamente all’artista, come la “Pietà del Bernini” nella cappella Corsini.
L’INTRECCIO DI ARTE E POLITICA
Terza qualità: quest’analisi molto fine dei documenti visivi e testuali ha consentito di tessere un discorso che intreccia diversi campi: la creazione artistica, la critica d’arte, la storia della disciplina storico-artistica nelle sue declinazioni nazionali e ricadute politiche. Ma questo libro non è soltanto un saggio di storia culturale, o di storia della storia dell’arte. La profonda conoscenza che Lucia Simonato ha delle problematiche proprie della scultura ne fa un saggio illuminante di storia dell’arte tout court.