Prima Effe

ANTROPOLOGIA

ELOGIO DELLA PAROLA

Lo sviluppo del linguaggio parlato è un prodotto di una lunga evoluzione, con il passaggio da una comunicazione basata sui gesti a quella verbale più lenta, che, sostiene l’autore, è alla base delle comparsa della razionalità e in ultimo di quella che chiamiamo civiltà. L’emisfero sinistro del nostro cervello, dove risiedono le aree deputate alla comprensione e costruzione del linguaggio verbale, è lo stesso delle aree responsabili della formazione del pensiero.

L’ABITO FEMMINILE
Una storia culturale

Georges Vigarello è uno studioso delle prerogative e degli usi del corpo e in questo suo ultimo lavoro si occupa del corpo abbigliato. Se ne occupa, come nel suo stile, dal medioevo a oggi proponendo alcune scansioni tematiche che seguono la cronologia. Assunto centrale è che l’abito è un involucro che nasconde più che coprire e difendere il corpo, che ne altera morfologia e proporzioni, che lo costringe e reinventa. L’abito prevale sul corpo, lo usa come un manichino da esposizione per inviare messaggi. Ciò nel lungo periodo, fino alle soglie della contemporaneità.

NEL NOME DELLA CROCE
La distruzione cristiana del mondo classico

Questo libro consiste nella raccolta di decine e decine di testimonianze che dimostrerebbero come il cristianesimo, non appena ebbe la possibilità di farlo, abbia perseguito una sistematica distruzione del patrimonio religioso, artistico, scientifico, filosofico e letterario del mondo classico greco-romano.

IL TEMPO DEI LUPI
Storia e luoghi di un animale favoloso

La storia dell’ambiente non è più una novità ma spesso l’ambiente rimane il neutrale palcoscenico su cui l’uomo recita le sue vicende come protagonista piuttosto che parte in causa. Con il lupo facciamo i conti con un altro primo attore il cui rilievo è partecipe di una lunga partita con un ruolo nell’immaginario collettivo in larga misura persino maggiore di quello effettivamente avuto nella realtà.

FUGA IN EUROPA
La giovane Africa verso il vecchio continente

Fino al 1930 l’Africa aveva 150 milioni di abitanti, l’8 per cento della popolazione mondiale. Nel frattempo il resto del mondo si popolava a ritmi vorticosi (...). In poco più di due secoli l’umanità è passata da uno a sette miliardi e il continente africano è quello cresciuto più lentamente. L’umanità ha raggiunto lo zenit della fecondità negli anni sessanta dello scorso secolo e da allora è iniziato il declino demografico mondiale: non solo i paesi “sviluppati” – Europa, Giappone, Usa – invecchiano velocemente ma anche l’America Latina e parte del continente asiatico. L’Africa, oggi, è l’eccezione demografica: il ritmo di crescita fino al 2050 sarà del 2,5-3 per cento. Dai 150 milioni di abitanti del 1930 a 1 miliardo nel 2010. Due miliardi nel 2050, il 25 per cento della popolazione mondiale; nel 2100 gli africani saranno il 40% della popolazione mondiale: 4 miliardi su 10 miliardi complessivi. Il 2050 è la data su cui costruire analisi e scenari, perché rappresenta, oggi, la prospettiva di chi sta nascendo proprio adesso.

MIO CARO NEANDERTAL

Nel lontano agosto del 1856, nella valle renana di Neander a pochi chilometri da Düsseldorf, furono rinvenuti i resti di un antico ominide, simile ma diverso dall’uomo moderno. Era iniziata la vicenda dell’uomo di Neanderthal.
Luglio-agosto 2018: SCIENZE

LA CINA È BAMBINA

In occasione della cinquantacinquesima edizione della Bologna Children’s Book Fair che ha visto la Cina come paese ospite, L’indice in collaborazione con L’Accademia Drosselmeier e Alir, l’associazione delle librerie indipendenti per ragazzi, presentano alcuni libri che mostrano il ricco dialogo tra Cina e Italia nella letteratura per ragazzi e bambini.
Marzo 2018: LETTURE PER BAMBINI