Prima Effe

BIOGRAFIE E AUTOBIOGRAFIE

RIMBAUD E LA VEDOVA

Il 1875 non è un anno qualunque nella vita di Arthur Rimbaud: è l’anno in cui il poeta decide di abbandonare definitivamente la letteratura. La bibliografia sul silenzio poetico dello scrittore veggente, così come quella sulla sua biografia, è a dir poco sterminata. Eppure c’è un episodio della vita di Rimbaud che rimane oscuro anche ai biografi più scrupolosi: nella primavera del 1875 il poeta francese si ferma per tre settimane a Milano, ospite di una misteriosa vedova.

IL SILENZIO E L’ABISSO

I ritratti più affascinanti contenuti in questo libro sono quelli dedicati a san Francesco e a Lorenzo de’ Medici, esaltato per la sua scaltrezza; con il Tristram Shandy riesce a dire con invidiabile franchezza qualcosa sull’Inghilterra (di allora e magari d’oggi): “un paese inquieto, bizzarro, sregolato, eccentrico”. La parte più commossa e turbata è quella del retablo per Dostoevskji che, a dire di Citati, forse “non era vanitoso, ma solo cosciente del proprio talento, in un ambiente che non lo comprendeva e non lo riconosceva”.

ARTISTI A LONDRA
Bacon, Freud, Hockney e gli altri

Biografia multipla di artisti Il libro racconta le vicende private e professionali dei più importanti pittori e pittrici che hanno animato la scena artistica di Londra dal 1945 al 1970. Si tratta di una sorta di “intervista collettiva o biografia multipla” di molti di quei protagonisti, come osserva l’autore, critico d’arte, che ha avuto la possibilità e la pazienza di conoscere da vicino molti dei personaggi trattati.

Un ragazzo normale

In una Napoli insolitamente fredda, un uomo attende un agente immobiliare per visitare un appartamento che non si può permettere nel palazzo di fronte al murale che ricorda Giancarlo Siani, giornalista de “Il Mattino” ucciso a 25 anni per aver denunciato nei suoi articoli gli sporchi affari della camorra.

Dalla Mia Vita Poesia E Verità

Nel rapporto osmotico di riflessione e memoria Goethe si assume il compito morale di ripercorrere le esperienze formative giovanili, vissute secondo ottimistiche coordinate ideologiche, intenzionato a “mostrare come ogni epoca tenta di reprimere e superare quella precedente invece di esserle grata per gli stimoli, le conoscenze e la tradizione che essa tramanda”

La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg

È strano che i biografi siano così attratti da scrittori che hanno già scritto tanto di sé. È il caso di Proust, la cui opera è dedicata per intero a un bambino, poi ragazzo ed adulto che si chiama Marcel, e che, con minime differenze, fa tutto quello che ha fatto il suo autore, Marcel Proust.
Vicenza 2018 - Letteratura

La lettera sovversiva. Da don Milani a De Mauro, il potere delle parole

Don Milani non è 
l’ultimo, ma il primo,
non chiude, ma apre. È
 solo, ma non isolato.

DON MILANI

Perché molti adolescenti, si chiede Schiavon, si impegnano con passione di pomeriggio dando ascolto al loro allenatore, mentre la mattina appaiono totalmente indifferenti agli adulti che hanno di fronte? Perché le classi di oggi appaiono ancora luoghi ostili per i “timidi”?.

PAVONE E RAMPICANTE

Due biografie intrecciate dall’autrice, che visita i luoghi percorrendo gli spazi delle case e dei laboratori di entrambi gli artisti. Si parla di William Morris (1834-1896) e Mariano Fortuny (1871-1949).

LE RAGAZZE RAPITE

Risale a domenica 7 maggio 2017 la notizia che 82 delle oltre 250 liceali rapite nell’aprile 2014 da Boko Haram sono state liberate, in seguito a lunghe trattative e intensi negoziati tra il governo federale nigeriano e il gruppo integralista islamico, con la mediazione della Croce rossa internazionale e del governo svizzero. L’annuncio, oltre che riaccendere la speranza e provocare un sospiro di sollievo collettivo, riporta l’attenzione su una forza del terrore che da quasi due decenni imperversa sulla Nigeria.

ROBERT CAPA NORMANDIA 6 GIUGNO 1944

A differenza di un soldato, il corrispondente di guerra ha la libertà di decidere dove stare, e anche la possibilità di comportarsi da vigliacco senza essere per questo giustiziato; ha la vita nelle sue mani, la può puntare su un cavallo oppure rimettersela in tasca all’ultimo momento. Con questo spirito Robert Capa, già celebrato al tempo come “il più grande fotoreporter di guerra del mondo”, decise di unirsi, il 6 giugno 1944, alla Compagnia e nella prima ondata dell’attacco alleato alla costa francese.

PER FORTUNA FACCIO IL PROF


L’argomento è la lotta alla mafia attraverso la conoscenza, la formazione di decine e poi centinaia di allievi che stanno diffondendo questa conoscenza ovunque in Italia e ormai anche in Europa. Il successo di questa sfida è dovuto alle qualità umane dei suoi allievi, che Dalla Chiesa ringrazia con parole commosse nelle ultime pagine e dei quali traccia una lunga serie di vivaci ritratti. L’entusiasmo è contagioso, e l’efficacia del contagio emerge con forza da queste pagine.