Sebbene ancora pressoché sconosciuto al grande pubblico italiano, Roland Schimmelpfennig (nato nel 1967) è una delle voci più significative del teatro tedesco e internazionale contemporaneo; le sue pièce, fra le più rappresentate in Germania dall’inizio del secolo, si reggono su un sottile equilibrio fra tradizione e innovazione, fra il recupero di strutture drammatiche classiche e un gusto tutto postmoderno per la decostruzione dell’azione e del dialogo, fra echi del passato e riflessioni sul presente.